| Musica fino all'alba ha chiuso i Trapani Louis Vuitton Acts 8 & 9
10 Ottobre 2005 - Duemila e cinquecento persone hanno festeggiato ieri sera fino all’alba, tra fiumi di Moet & Chandon, circa seicento litri di vino siciliano e tremila di birra, la chiusura degli Louis Vuitton Acts 8& 9 di Trapani. Il closing party ufficiale, o festa di chiusura, dell’Ac Management, battezzato “Baci Baci Goodbye”, ha avuto come cornice naturale i maestosi ficus e le palme di villa Margherita, ammantati da cascate di chilometri di piccole luci e installazioni luminose che hanno trasformato il giardino in uno scenario da sogno. Le panchine in ferro e i viali della villa hanno assunto il volto di una lounge area, arredata con cuscinoni, lampade e divanetti per il relax degli ospiti, mente il viale centrale dell’ingresso era punteggiato da sette statue viventi della Teddy Bears, compagnia milanese, che hanno accolto l’arrivo degli ospiti e, più tardi, animato il party mescolandosi tra la gente. Tra questi un puttino ellenico, un uomo vela, un uomo timone e un uomo con la coppa. La realizzazione dell’evento è stata affidata dall’Ac Management allo staff della Feedback, agenzia di comunicazione palermitana che ha ideato, curato e coordinato l’intero progetto dell’evento, affidando la direzione artistica a Filippo Fauli e l’allestimento audio e luci alla General Service. All’esclusivissimo party, guardato con stupore ed estrema curiosità dai cittadini di Trapani rimasti fuori a sbirciare tra le sbarre della cancellata, hanno partecipato tutti gli equipaggi dei team in gara, applauditissimi ed osannati come star di Hollywood, i trecento giovani volontari, ospiti, autorità e vip. Tra tutti Fabio Capello, allenatore della Juve, assiepato da fan in cerca di autografi e foto. Passaporto per l’ingresso al party un braccialetto di plastica, consegnato insieme all’invito ufficiale: giallo per gli ospiti e nero per gli organizzatori, sigillato permanentemente al braccio dal quale si staccava soltanto con un taglio di forbici. Duecento metri lineari di bouffet, allestiti nei due viali perimetrali della villa, hanno fronteggiato l’appetito dei membri dei dodici team, finalmente liberi dagli impegni delle regate che hanno scaricato la tensione abbandonandosi a cibo e danze scatenate. Aperitivo a base di tartine miste e cruditè tra i suoni di Julie, una violinista dell’esclusivo Café del Mar di Ibiza, apprezzata anche dai più giovani. Menu tipico siciliano che prevedeva anelletti di pasta al forno, sformati di pasta con le sarde, cous cous di verdure, caponata di melanzane, peperonata, polpettine di pesce, salsiccia, involtini di carne, gateaux di patate, insalata di polpo, spiedini di frutta, cannoli, pasticceria mignon, sfince e coni gelato. Piccoli chioschi offrivano panini con panelle, con milza e crocchette di patate mentre una decina di video installazioni mostravano immagini di regate e baci tratti da film famosi.
Oltre ai seicento litri di vino e ai tremila di birra, entrambi siciliani, il bouffet offriva anche oltre mille litri di coca cola e champagne in quantità tenuto freddo da una griglia di ghiaccio addobbata con luci. A mezzanotte la musica disco, suonata da tre dee jay, Mauriziotto Dj, Waine Brown from New York e Giovanni Tarantino, che si sono alternati ai piatti proponendo musica anni ’70, commerciale e funky per soddisfare tutti i target. Alle due e mezza cinquecento chili di pizza e sfincione hanno placato l’appetito dei più tenaci che hanno ballato fino alle quattro di mattina
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